Oggi parliamo di feste religiose sull’isola di Santorini

Se il popolo greco è da sempre conosciuto per il grande orgoglio che dimostra nei confronti della sua cultura millenaria e per il suo carattere gioioso e vivace, non stupisce che anche le feste nazionali e popolari di Santorini siano ricche di folklore, ottimo cibo tradizionale, musica, balli e canti, a cui partecipa con calore tutta la popolazione.

Non sto parlando solo di feste patronali e religiose, alcune celebrate ininterrottamente da secoli ed altre reintrodotte di recente per richiamare i turisti, ma anche e soprattutto di festival culturali e musicali che si tengono tra luglio e settembre.

Feste patronali e religiose

Per quanto riguarda le feste patronali, l’elemento più interessante è senz’altro la tradizione.

Pasqua a Santorini (Foto di Miriam Mollerus)

Come in tutta la Grecia, queste feste vengono celebrate con grande enfasi e trasporto, e se ad alcune partecipano poche decine di devoti, in altre ci sono fiumi di gente che accorrono per assistere alle celebrazioni più popolari e di maggiore appeal.

Già dalla sera prima, sull’altare della chiesa dove viene celebrata la messa vengono preparate delle aste, usate per issare la bandiera greca e quella gialla con doppia aquila nera, simbolo dell’impero bizantino.

Dopo la messa, il parroco spezza il pane bianco consacrato e poi parte la processione con l’icona del santo.

La festa si conclude con musica, danze, cucina tradizionale ed ovviamente vino, all’interno del panigyrospito, un piccolo edificio vicino alla chiesa, oppure nel cortile all’esterno, dove vengono sistemati tavoli e panchine per poter gustare il cibo locale.

Tra le feste religiose, la Pasqua è sicuramente quella più sentita, tanto che alla messa, che si svolge nella Cattedrale di Fira intorno alle 23.00, partecipa tutta la popolazione.

La cerimonia è davvero emozionante: all’inizio le luci sono spente e la porta centrale è chiusa, perché Cristo non è ancora risorto, ma a mezzanotte la chiesa viene illuminata a giorno e resta per qualche minuto in totale silenzio, finchè il parroco accende il suo cero e tutti i fedeli lo imitano propagando ovunque la luce delle candele.

Al termine i ragazzi fanno esplodere i petardi e i fuochi d’artificio in segno di festa e nelle case si battono le tradizionali uova rosse una contro l’altra, a simboleggiare il sangue di Cristo col colore rosso, mentre l’uovo rappresenta la vita eterna donata da Gesù agli uomini.

Inoltre si gustano i dolci tipici, come la flaoúna, una ciambella con un uovo sodo rosso al centro diffusa in tutta la Grecia, oppure i melitínia, specialità tipica dell’isola: rettangoli di sfoglia conditi con formaggio dolce, uova e zucchero.

Flaouna

Flaouna, uno dei dolci tipici della Grecia

Se in Grecia la Pasqua non coincide con la nostra, in quanto viene seguito il calendario Giuliano invece di quello Gregoriano, anche il 15 agosto ha una valenza diversa: non si festeggia l’Ascensione della Vergine, bensì “il Sonno di Maria”, la festa religiosa più importante dell’estate.

In tutte le chiese dedicate a Maria si celebrano 2 messe: una alla mattina e una alla sera, ma la più grande festa è quella che si svolge nell’antica chiesa di Panagía Episkopí, a Kamári, seguita come da tradizione da musica, balli e ricchi pranzi.