Antonis Samaras, leader del partito Nea Dimokratia ha giurato davanti al presidente della Repubblica Karolos Papoulias e alla presenza,com’è tradizione, dell’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, Ieronymos, lo scorso 20 Giugno. La Grecia ha il suo nuovo premier post-crisi che ha vinto di misura le elezioni distanziando solo di 3 punti percentuali il secondo partito del Paese Syriza (sinistra radicale), che contesta il memorandum europeo, fermo a 27%  contro il 30% della Dimokratia. Pasok, il partito socialista (13%)  sarà, invece, fondamentale per le future alleanze in chiave governativa. In Parlamento eletti anche esponenti di Alba dorata (7%), l’estrema destra neonazi.
«La Grecia ha un governo» aveva annunciato il leader del Pasok, Evangelos Venizelos, parlando di un accordo definitivo tra la destra e la sinistra moderata per designare la nuova squadra: «Daremo questo messaggio all’Eurogruppo, che dovrà esaminare il cammino del Paese da ora in poi- ha continuato il leader- la Grecia condurrà una grande battaglia al vertice Ue per ammorbidirne il rigore»

La scelta del nuovo governo è quindi quella di rimanere nell’Eurozona lavorando per ridonare stabilità e fiducia al Paese, «Appoggeremo gli sforzi continui della Grecia, e siamo impazienti di lavorare con il nuovo governo» hanno scritto in una dichiarazione congiunta il presidente dell’Ue Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso. «I greci hanno scelto, rispettiamo la loro scelta democratica in pieno e confidiamo che i risultati delle elezioni consentano la rapida formazione di un governo». Grande soddisfazione è stata espressa anche dal Presidente USA Barack Obama e dai leader europei. L’Euro, inoltre ha toccato i massimi delle ultime tre settimane sul dollaro dopo le proiezioni di voto.

Il Sole 24 ore.com ha immediatamente pubblicato un interessante articolo  sull’incremento delle prenotazioni da parte dei turisti all’indomani delle elezioni: “Si avvicina l’estate e cambia il sentimento dei potenziali turisti nei confronti della Grecia. Se fino a qualche mese fa la paura dell’uscita dall’euro, e quindi di un acuirsi della crisi del Paese, spingeva gli amanti della Grecia a scegliere altre mete per le proprie vacanze, adesso le recenti elezioni, che hanno mantenuto per il momento il Paese nell’area euro, cambiano le preferenze dei turisti.”, scrive la giornalista Paola Dezza.

Grazie anche alla riduzione dei prezzi e alla promozioni dell’ultimo minuto con offerte a partire da 500 euro per una settimana di soggiorno, anche in hotel 4 stelle, la Grecia rivede all’orizzonte la luce salvifica del turismo alla fine del tunnel della crisi che da troppo tempo l’attanaglia.